TWITTER

venerdì 16 marzo 2012

ATTIVITA' 2008-2012 - Quattro anni di vita associativa delle ACLI Lombardia

Da Varenna 2008 a Milano 2012

Introduzione

A Varenna, nel marzo del 2008, le ACLI lombarde avevano preso l’impegno di continuare a pensare se stesse all’interno della fase storica in cui operavano, ricordandosi soprattutto di essere un movimento di frontiera posto tra il corso della storia e la prospettiva popolare.

Era questo che il Concilio Vaticano II aveva proposto, invitando i cristiani a vivere le speranze annunciate, nel necessario segno di un continuo aggiornamento.

Obbligo quindi per le ACLI è l’essere “testimoni della speranza” e la speranza invita ad operare affinché i valori trovino le condizioni concrete che permettano loro di essere compresi, interiorizzati, vissuti. 
La speranza non afferisce quindi solo alla morale, all’uomo, ma li pone in dialogo con la società e la politica. Da qui la necessità di confrontarsi con la realtà, di prediligere l’ascolto e solo dopo formulare proposte concrete per la risoluzione delle esigenze umane e sociali che ci interpellano. Senza preclusioni o chiusure di alcun tipo, rimanendo radicati nella Parola e nella Sua predilezione per gli ultimi, i piccoli del Vangelo.

Quindi:
  • Grande senso di responsabilità per ridurre ad unità la complessa molteplicità delle situazioni vissute.
  • Autonomia nella capacità di cogliere la differenza che esiste tra i principî e la loro applicazione concreta.
  • Senso della profezia, perché le ACLI devono essere capaci di guardare al futuro per non correre il rischio di non saper più cogliere il senso di bene comune, cioè di quei valori che sono di tutti e di ciascuno, che in nessun modo possono essere privatizzabili, ma che nel tempo si presentano sotto differenti aspetti pur conservando la medesima sostanza.
  • Le ragioni del ben comune conducono a ripensare costantemente la coesione sociale che dev’essere sempre tenuta salda pur nel mezzo delle grandi trasformazioni che viviamo e che vivremo e che travolgerebbero la quotidianità della condizione popolare se venisse a mancare la componente analitica che viene da chi quotidianamente le vive.
  • Attenzione quindi ai grandi fenomeni sociali e politici del nostro tempo come
    • La globalizzazione.
    • L’ingerenza della grande finanza nella politica che viene in parte sottratta al controllo degli Stati.

Essi vanno fronteggiati con:
  • Una politica che sia costantemente capace di rinnovarsi, ripensarsi, rivedersi.
  • Un impegno vigile per la pace e qui la presenza delle ACLI è sempre stata costante.
  • La dignità del lavoro senza la quale parole come “persona” e “famiglia” perdono ogni significato concreto e restano confinate nel regno dell’astrattezza. Restituire questa dignità ad ogni uomo significa eliminare le condizioni di subalternità. Evitare vecchie e nuove esclusioni, eludere le trappole della povertà che impediscono di essere agenti attivi nella vita.

Cosa occorre?
  • Che la governance delle ACLI sia sempre attiva, vigile e continui a considerare il proprio operato come un servizio.
  • Che la comunicazione sia in grado di stabilire un processo interattivo, democratico, partecipativo ed evangelico, non dimenticando che il momento principale del comunicare è l’ascolto. Ascoltare tutti e aiutare tutti, in questa società oggi multietnica e multiculturale. Non dimenticare che se il bisogno non diventa un diritto, esso inevitabilmente scivola ad essere “merce” o “favore”.
  • Che è necessario riscoprire ogni giorno il senso della religiosità, in noi e negli altri. In una società oggi multireligiosa ciò è importante per condurre la religione ad essere punto d’incontro, non di scontro.
  • Che i giovani siano valorizzati nel loro universo composito e questo è un compito importante anche perché il nostro Paese li lascia troppo esposti alle effimere suggestioni di una realtà virtuale.
  • Azione sociale, quindi, e informazione, cioè una proposta politica e culturale che sia di pubblico dominio e argomento di dibattito.
  • Una particolare attenzione per il Volontariato e per l’Impresa Sociale, che guarda al futuro, ai servizi che il terzo settore può offrire.
  • Innovare nell’ambito del welfare. In questo ambito, dal quale lo Stato si ritira sempre più, occorre essere particolarmente attivi, valorizzando il patrimonio informativo del sistema ACLI per conoscere i bisogni del territorio, dare visibilità ai soggetti marginali, aiutare i diritti di cittadinanza ad essere riconosciuti. Il welfare è in profonda e rapida trasformazione. Dallo schema “bisogno – diritto – risposta” ci si sta spostando verso relazioni del tipo “domanda – convenienza – offerta” o “bisogno – beneficenza – risposta”. Allora i diritti fondamentali della dignità umana cedono il passo o alle esigenze di bilancio o alla risposta “benefica” di qualche privato. In entrambi i casi la dignità dell’uomo ne esce mortificata e ridotta ad una dimensione oggettiva puramente economica.

Importante quindi che il rapporto tra il Movimento ACLI e i Servizi offerti sia sempre attento a cogliere la nuove esigenze nel rispetto e nella difesa di principî irrinunciabili di sempre. I quali si riassumono poi nel compito evangelico del “pellegrino”.

Il pellegrino abita il presente, ha chiaro il senso dei propri limiti, ma aspira ad un futuro che sente, percepisce e sa che ogni passo da lui compiuto, in quella direzione, contribuisce alla prefigurazione della Gerusalemme Celeste, della Città dell’Uomo.
Lui cammina e percorre una vita sobria ed essenziale, restituisce spazio alla pausa, alla riflessione, al silenzio, all’ascolto, all’incontro e si arricchisce di ciò che nel suo cammino raccoglie e lo trasforma in occasioni di cittadinanza attiva, per una società sempre rinnovata e, sia pur a piccoli passi, migliore.
Su queste tracce si è sviluppato il cammino delle ACLI Regionali Lombarde che in quattro anni ha portato dal Congresso di Varenna al nostro incontro di Milano.

Questo cammino ha visto nascere, svilupparsi, concludersi, vari progetti e campi di interesse orientati allo sviluppo di un sistema integrato fra i vari soggetti del sistema ACLI, capaci di perseguire gli obiettivi istituzionali, creare sinergie operative e progettuali, costruire sistemi condivisi di governance improntati all’esigenza di creare un solido rapporto ispirato a valori di correttezza, onestà, professionalità e collaborazione reciproca, nel rispetto delle singole autonomie e competenze.

Queste attività hanno riguardato:
  • Lo svolgimento di incontri degli organi statutari (presidenza regionale e consiglio regionale);
  • Il coordinamento strategico e operativo con le province ed il raccordo con il sistema nazionale;
  • La realizzazione di seminari, convegni, iniziative sui temi propri dell’azione sociale ACLI.

Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione di sistema rivolta ai dirigenti ed ai responsabili dei vari servizi e settori delle sedi territoriali dell’associazione rispetto agli adempimenti di natura legale e fiscale previsti dalle normative vigenti (p.e. il modello Eas).
A queste attività si aggiungono numerose iniziative di carattere progettuale, svolte sia nell’ambito lombardo che rivolte ad altri paesi della Comunità Europea, ma non solo come l’esperienza in corso con la comunità albanese testimonia, il tutto grazie anche al sostegno di istituzioni pubbliche ed Enti privati.

Fra le attività svolte in questi quattro anni ne ricordiamo alcune tra le più significative e
per maggiori dettagli si rimanda al sito delle ACLI Regionali Lombarde.


Vita cristiana

Spiritualità

Il percorso di riflessione spirituale delle ACLI Regionali Lombarde ha avuto i suoi momenti più significativi ed efficaci nei seminari di spiritualità che si sono tenuti a:

  • Roma nel novembre 2008 sul tema “L’esperienza di Paolo nella Comunità della prima ora”:
  • Negli incontri di spiritualità tenuti all’Eremo San Salvatore (Erba – Como) nel 2009;
  • Nel Convegno di Bozzolo per ricordare la carismatica figura di don Primo Mazzolari;
  • Nell’assidua frequentazione del “Forum delle Famiglie”;

ma soprattutto nel cammino di spiritualità che con frequenza annuale si è svolto all’Eremo di Camaldoli e che ha, via facendo, assunto le dimensioni di un evento sovra regionale.


Ecumenismo

Portavoce del movimento è la rivista del Ceep: Quaderni per il dialogo e la pace.

Ai risultati dell’importante incontro di Sibiu (Romania) è dedicato il numero 4 dell’anno 3, settembre-dicembre 2007.

Le ACLI regionali lombarde sono sempre state particolarmente attente a questo movimento che operando nell’ambito del dialogo interreligioso dà un notevole contributo ad un altro tema caro alle ACLI, che è quello della pace.


Stili di vita

La crisi economica e morale che stiamo attraversando ha suggerito di portare attenzione al modo con cui noi viviamo la nostra quotidianità.

Bisogna ritrovare soprattutto in noi stessi quello stile di vita cristiano che ci permette di operare in modo attivo, mai prevaricante, nella società.

Emerge il bisogno di sentire la propria esperienza di vita come una missione, non come un egoistico desiderio di trarne il massimo dei vantaggi.

La riflessione avviata dal cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi ha molto aiutato a ripensare questo cammino. Così come nell’associazione si opera in quanto membra dell’associazione stessa, senza personalismi, così nella quotidianità si deve sempre apprezzare il dono che Dio ci fa per essere suoi strumenti per il bene comune.

E’ quello che si propone Stili di Vita con i suoi incontri di riflessione che si rendono poi manifesti in comportamenti concreti e soprattutto non occasionali.

Essere nelle ACLI

Volontariato

L’attenzione al Volontariato nelle sue varie manifestazioni, perché va ricordato che “volontariato” è soprattutto lo spirito con cui si affrontano i propri impegni quotidiani, nel segno di una disponibilità oggettiva e del servizio, mai della propria soggettività, si è espresso, nel corso di questi quattro anni, nella promozione di ricerche e nel costante interesse alla discussione e alla riflessione

  • sui servizi e le attività di volontariato ACLI (presentazione dei dati conclusivi di una ricerca sull’argomento completata nel 2008);
  • sull’Associazionismo e sul Volontariato, sul loro significato e sul loro impatto nella protezione delle categorie deboli;
  • sui Centri dei Servizi di Volontariato ACLI, quindi sulla loro organizzazione ed efficienza;
  • sugli obiettivi sempre in evoluzione del Volontariato per rispondere a sempre nuove esigenze ed essere in linea con gli aggiornamenti in materia;
  • sul Volontariato inteso a dimensione sovra nazionale e nel nostro caso europea.

Importante è stato il momento di incontro e di riflessione sul senso del Volontariato che si è tenuto a Peschiera del Garda all’insegna di La nostra forza è donare. Il senso del Volontariato è bene espresso nell’Appello dei Volontari che ha concluso due giornate di lavoro, studio e anche di reciproca conoscenza, delle persone, delle attività svolte, delle esperienze vissute.

Innovatori di sistema

Nell’ambito del progetto Innovatori di Sistema per il welfare locale la Lombardia è una delle regioni di sperimentazione per il Patronato Nazionale ACLI e per il Dipartimento Welfare, nel quadro di un accordo con le ACLI e il Patronato lombardi.

A questa sperimentazione partecipano nella fase iniziale le province di Brescia, Bergamo, Como, Milano, Varese; le altre province saranno coinvolte successivamente dopo la verifica dei risultati dello start up del progetto

Un primo obiettivo è quello di inquadrare presso i Patronati la figura sperimentale di
Innovatore di Sistema. L’Innovatore di Sistema dovrà relazionarsi e operare svolgendo una funzione strumentale finalizzata a promuovere le sinergie interne e a valorizzare il ruolo strategico delle ACLI con il territorio.

Le ACLI Regionali Lombarde sono quindi parte attiva in questo progetto soprattutto assicurandone il coordinamento.

Le esperienze innovative nel sistema ACLI consistono nella ricerca della capacità di esprimere attraverso le proprie idee e realizzazioni un “modo nuovo” di operare come ACLI all’interno del territorio di appartenenza. Tali esperienze vengono raccolte attraverso un “tour” conoscitivo tra Circoli ACLI e sedi Provinciali su tutto il territorio della Lombardia.

Si tratta di sperimentazioni o di progetti di lungo corso che vanno a dare sostanza ad un modello di sviluppo associativo che interpreta e prova a dare concretezza a logiche di coesione sociale sul territorio (e quindi di promozione di appartenenza, relazione, cittadinanza attiva e sviluppo) affiancando la tradizionale logica dei servizi ACLI.

I dati raccolti sono organizzati intorno a tre dimensioni:
Una breve descrizione dell’esperienza innovativa;
La storia dell’esperienza, dalla nascita agli sviluppi attuali;
Una valutazione dell’impatto in termini di coesione sociale sul territorio.

Laboratorio educativo permanente

12- 14 settembre incontro a Motta di Campodolcino in occasione del 60° della statua della Madonna d’Europa al quale hanno partecipato anche il Presidente nazionale Andrea Olivero, il Cardinal Tettamanzi, rappresentanti delle istituzioni nazionali, regionali e locali oltre che dirigenti provinciali e di base; una specifica sezione degli incontri con i dirigenti delle ACLI è stata dedicata al confronto organizzato dalla Presidenza regionale sul tema “Le nuove sfide educative”, introdotto dalla dottoressa Rezzara e dal professor Mario Mozzanica;

Formazione

Questo è un settore cui le ACLI hanno sempre guardato con particolare attenzione ritenendolo fondamentale perché i suoi militanti siano sempre all’altezza dei compiti loro affidati, sia dal punto di vista delle conoscenze che da quello del sapersi rapportare in modo adeguato con le varie istanze che si presentano. E questo vale anche all’interno del Movimento per poter avere sempre quadri formati ed efficienti.

Numerosi in questi anni i momenti dedicati alla formazione e ne vengono qui ricordati alcuni tra i più significativi.
  • Convegni su i temi del lavoro, dell’energia, della povertà emergente, dell’impoverimento culturale.
  • Percorsi formativi per quadri dirigenti.
  • Percorsi formativi sui temi dell’economia solidale, della mediazione culturale, della famiglia, della cittadinanza (vedi il dettaglio).
  • Percorsi formativi per “Famiglia e cittadinanza”.
  • Percorsi formativi per “Promotori sociali”.
  • Percorsi di formazione per essere capaci di fare delle ACLI un movimento sempre al passo con la realtà del momento.
  • Incontri formativi su problematiche fiscali.
  • Gestione associativa (vedi il dettaglio)
  • Innovatori di sistema
  • Privacy
  • Ti va di fare il Sindaco
  • Sportello immigrati
Il mondo delle ACLI

Relazioni intra-ACLI nazionali

Il 21 giugno 2008 a Bari è stato stilato il PATTO PER IL/I SUD tra ACLI Lombardia e ACLI Puglia, nella consapevolezza che “il Paese non crescerà se non insieme e che l’Associazione non crescerà e non farà crescere il Paese se non insieme”



Relazioni con le ACLI europee

Particolarmente attiva è la collaborazione con le ACLI della Svizzera Italiana.
Si possono ricordare:
  • La partecipazione al Congresso nazionale delle ACLI Svizzere a Wintertur (12 gennaio 2008);
  • Gli incontri internazionali di Basilea che si tengono con frequenza annuale e non solo rinsaldano l’amicizia tra le ACLI Ticinesi e quelle Lombarde ma permettono di mantenere viva l’attenzione a problemi particolarmente coinvolgenti come quello dell’ecumenismo religioso e, nel campo del lavoro, del frontieralato.

Il tema “l'Europa tra i due millenni” ha ispirato l’incontro del 7 e 8 marzo 2009.

Continenti in dialogo nell’Europa della globalizzazione”è stato il tema del Convegno del 2010 di Basilea che si è tenuto dal 27 al 28 febbraio

Nel 2011, anno dedicato al Volontariato, l'incontro ecumenico di Basilea, tenutosi il 26 e il 27 febbraio, ha avuto per tema “La presenza del volontariato nella storia dell’Europa”.

Nel 2012, dal 12 al 14 febbraio, visita a Basilea e al Parlamento europeo di Strasburgo, con la partecipazione di un-ampia delegazione lombarda, composta anche da un buon numero di giovani.

Società Civile

Servizio civile

L’obiettivo generale è stato quello di offrire un supporto tecnico alla Direzione Generale Famiglia, Conciliazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia nella promozione e gestione del Servizio Civile Nazionale rispetto agli ambiti di competenza regionale, con particolare riferimento alle attività di informazione, formazione, documentazione e monitoraggio. Da segnalare inoltre la stretta collaborazione con l’Ufficio Servizio Civile delle ACLI nazionali per il supporto alle sedi provinciali nell’ambito della progettazione degli interventi, formazione e gestione dei volontari impegnati in Lombardia.

Particolare attenzione è stata data alla formazione specifica sui temi del:
  • Lavorare sul territorio
  • Relazionarsi con gli adolescenti

Il servizio civile dev’essere un momento di formazione sociale per i giovani che vi aderiscono e di pubblica utilità per affrontare i tanti problemi cui la gioventù va incontro e che forse nessuno meglio dei giovani per i giovani possono risolvere.


Progetti e aree metropolitane

Pioltello - Fuori le mura” è un progetto nato per qualificare il territorio dal punto di vista di una presenza attiva dei soggetti di terzo settore, favorendo il protagonismo educativo delle famiglie.

Attenzione è stata data anche al governo del territorio con il coinvolgimento della Consulta degli ACLIsti impegnati nelle Amministrazioni locali.


Politica nazionale e società

Questa attività ha inoltre portato ad istituire un Osservatorio Regionale sulle Politiche Sociali e ad aderire a numerose manifestazioni di attestazione sociale e politica tra cui:
  • La “Marcia per il Lavoro”, promossa insieme a CGIL Lombardia, CISL Lombardia e ARCI Lombardia (24 ottobre 2009 - Milano).
  • La Manifestazione del 2010 contro le mafie
  • Festa della Repubblica 2 giugno 2010

E via via fino alla recente manifestazione “Riprendiamoci il campo”tenutasi a Milano il 12 novembre 2011

E non va dimenticata la presenza alle marce della pace Perugia – Assisi
che da anni sono ormai un simbolo della costante ricerca della pace, della fratellanza, dell’unione tra popoli e religioni, nelle proprie diversità, ogni anno associato ad un tema che nel 2011 è stato quello del mondo del lavoro

Come anche va ricordata l’adesione alla campagna nazionale contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro e l’adesione al Manifesto per una campagna nazionale contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’Altro

E’ in quest’ottica che le ACLI Regionali Lombarde hanno aderito all’iniziativa di raccolta firme promossa con la campagna L’Italia sono anch’io che si propone di vedere riconosciuti vedere riconosciuti i diritti di cittadinanza delle persone e dei minori nati e cresciuti in Italia ed il diritto di voto ai lavoratori immigrati regolari

Politiche regionali

Governo del territorio”, “Piani di Zona”, “Area pedemontana”, alcuni degli argomenti seguiti oltre al progetto Agorà che si colloca come naturale continuazione del progetto di Coesione Sociale: Quarto Oggiaro.

Il progetto Quarto Oggiaro è stato sviluppato attraverso attività di segretariato sociale, servizio accompagnamenti, creazione di un GARF (Gruppo di Acquisto per il Risparmio Familiare), promozione del volontariato, servizi di counselling/mentoring, iniziative rivolte alle famiglie e a soggetti in situazioni di marginalità e disagio sociale, attività culturali e ludico-ricreative. I progetti messi in opera hanno consentito lo sviluppo e il rafforzamento delle relazioni di fiducia e collaborazione con le realtà della società civile impegnate nel quartiere.

L’ultimo incontro verteva sul tema “Quarto Oggiaro Live: come animare un quartiere”.

Il suo prosieguo è il Progetto AGORA’ un progetto di coesione sociale per Quarto Oggiaro, Piazzetta Capuana, Quarto Oggiaro, Milano.


Giovani e lavoro

Pogas - I giovani nella rete della vita”, è un progetto svolto in collaborazione con l’Associazione Amico Charly Onlus per la promozione di una rete regionale capace di sviluppare la partecipazione e il protagonismo giovanile attraverso laboratori espressivi/creativi/socio-culturali/sportivi, rivolto soprattutto ai giovani dai 14 ai 18 anni, nelle province di Milano, Brescia, Mantova, Cremona e Varese.
La riflessione sul lavoro ha prodotto nel febbraio 2010 un Documento sul Lavoro.


Progetto &elaborazioni

Laboratori di azione e socializzazione per l’integrazione sociale dei giovani


Spesso si registra un elevato grado di isolamento delle fasce giovanili della popolazione rispetto al resto della società di appartenenza.

Tante sono le problematiche che ostacolano l’inserimento dei giovani nella vita sociale. Tra queste di rilievo sono povertà di stimoli per una partecipazione attiva alla comunità di appartenenza e la quasi totale assenza di spazi di socializzazione dedicati ai giovani.

La mancanza di spazi appositamente creati per favorire la socializzazione tra pari, costringe i giovani a “ricavarsi” degli spazi informali, spesso quasi esclusivamente riconducibili a discoteche, pub, piazze o angoli delle strade, dove intrattenere le loro relazioni, scambiarsi informazioni, opinioni, ecc.

Questo tipo di aggregazioni, per quanto utili, risultano nondimeno esclusive e per questo limitate dal punto di vista della loro estensione numerica. Ne consegue un progressivo indebolimento delle capacità di intrattenere contatti con persone eterogenee, di avere relazioni sociali che si estendono al di là della propria rete di prossimità. Il tessuto sociale si sfalda e il futuro quale sarà?

Credere e investire sui giovani è un obbligo morale e sociale
perché significa credere e investire sul futuro.

Questo pensiero, di per sé ovvio ma spesso disatteso, è fortemente sostenuto dalle ACLI che hanno accompagnato la realizzazione del progetto “Elaborazioni. Laboratori di azione e socializzazione per l’inserimento nella vita sociale dei giovani”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento della Gioventù.

I giovani hanno sperimentato percorsi di confronto su una tematica scelta in modo condiviso e, esplorando il contesto in cui vivono, hanno dato espressione a quanto elaborato attraverso la realizzazione di un cortometraggio dal titolo:

Lungo il confine(Quarto Oggiaro a Milano)

Questo cortometraggio racconta per atmosfere, volti e storie la sfaccettata realtà lavorativa dei giovani di Quarto Oggiaro, un quartiere della periferia nord di Milano. Gli stereotipi lo vogliono luogo di disagio e di delinquenza, ma in esso si intrecciano esperienze di vita, di lavoro e di impegno giovanile sorprendenti.
Tre storie, tre cartoline. Frammenti che compongono un quadro diverso dei giovani di questo quartiere: un’ aspirante stilista, fra sogno e precarietà; un centro sociale giovanile che organizza corsi di italiano per migranti; un taxista abusivo con il sogno di un taxi legale, scomparso una notte dopo una corsa, ricordato dai suoi amici; una piccola realtà che anima il quartiere con iniziative culturali, di gioco e di intrattenimento rivolte ai bambini e agli adulti; un giovane laureato in agronomia che si è inventato una realtà lavorativa per sé e per altri che avvicinando il mondo rurale a quello metropolitano, propone una nuova consapevolezza dei consumi e dell’agricoltura come bene comune.
Impresa sociale
L’incontro con il tavolo “impresa sociale” (che raccoglie ACLI, Cdo, Confcooperative, Federsolidarietà, Reti sociali, Banca etica e Cisl) aveva l’obiettivo di avviare un percorso di verifica sulla possibilità di individuare proposte di applicazione del modello dell’impresa sociale o della cooperativa alla soluzione di situazioni di crisi aziendali.

In quest’ottica si è quindi deciso di individuare alcuni casi specifici sui quali fare degli approfondimenti per capire se ci sono le condizioni per attivare un intervento.


Iniziative internazionali

Commissione Internazionale

Questa Commissione organizza le Settimane internazionali di Motta di Campodolcino su temi di respiro europeo.
Nel 2009 il tema era “Respirare con l’Europa a due polmoni sulle sponde del Mediterraneo - l'Europa tra i due millenni” (dal 26 luglio al 2 agosto 2009);

Nel 2010 il tema era Giustizia e Pace, ambiente e Sviluppo: le sfide dell’Europa

Il tema del 2011 è stato: Il Mediterraneo riscrive il suo destino: dai Balcani e dall’Africa all’Unione Europea. Democrazia e sviluppo, Giustizia e Pace


Progetto Albania

E’ un progetto che si inserisce nelle attività di relazione internazionale delle ACLI Regionali Lombarde ed ha permesso di sviluppare le attività avviate ormai da diversi anni nella città di Scutari, in Albania, e quelle con gli albanesi sul territorio lombardo. Esso nasce dalla collaborazione tra le ACLI Lombarde e ZSHIR (Associazione per l’Integrazione delle Zone Rurali). Il progetto si sviluppa in Albania con  percorsi  di formazione professionale e inserimento lavorativo a Scutari, e in Lombardia con l’attivazione di una rete territoriale di contatti e collaborazioni con le comunità albanesi presenti nei nostri Comuni.

Portavoce del progetto è il periodico Albanoi che viene pubblicato per la prima volta nel giugno 2007.

Albanoi è un periodico bilingue – italiano e albanese - promosso dalle ACLI regionali in collaborazione con cittadini albanesi residenti nella nostra regione.
Il periodico rappresenta uno strumento, costruito insieme, per favorire e sviluppare questa reciproca collaborazione e conoscenza tra cittadini italiani e albanese, favorendo l’informazione sui servizi e sulle iniziative proposte.

Il progetto Albania ha sviluppato numerose occasioni di incontro e di confronto tra cui:
La Settimana di eventi dedicati alla cultura albanese tra cui:
Il 27 novembre – 3 dicembre 2010: Ultimo segreto d’Europa: l’Albania, il Paese delle Aquile di una nuova epoca
E anche iniziative di solidarietà come l’emergenza alluvione in Albania

Diritti e Doveri

Fiera Fà la cosa giusta

La presenza delle ACLI nell’ambito della manifestazione fieristica “Fa la cosa giusta” data al 2007 per iniziativa delle ACLI Provinciali Milanesi.

Dal 2009 l’iniziativa ha assunto una più vasta dimensione e il tema del 2009 è stato DIRE, FARE, ABITARE…

Nel 2010 il tema è stato Fa’ la cosa giusta perché il Mondo è di tutti

Mentre la Fiera del 2011 è stata dedicata al consumo critico e agli stili di vita compatibili

All’iniziativa “Fà la cosa giusta” è associabile la campagna del 5 per mille “Il mondo è di tutti! Il mondo è per tutti!” che ha avuto come principale obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini, degli associati e dei quadri dirigenti del sistema ACLI verso la promozione e la pratica di stili di vita sostenibili e solidali, proponendo e sostenendo esperienze significative già in atto all’interno delle ACLI o realizzate in sinergia con altri Enti e Associazioni.

Diritti in piazza

L’iniziativa è nata nel 2007 ed è realizzata in collaborazione con il Patronato e altri soggetti del sistema ACLI.

Lo scopo? Sensibilizzare i cittadini su alcuni diritti che pur se inalienabili vengono spesso elusi da chi invece avrebbe la responsabilità di dar loro risposta.

Dal 2007 ad oggi l’iniziativa, oltre a pubblicizzare i Servizi offerti dalle ACLI e a segnalarne l’utilità, ha sviluppatola coscienza dei cittadini verso temi importanti quali: il Lavoro – i Giovani – gli Immigrati.


Clicca l'icona per scaricare il documento - versione integrale
 

Nessun commento:

Posta un commento